Dieta mediterranea? Sì, ma dopo un controllo medico

Gen 19, 2024News0 commenti

Appesantito dalle cene e dai pranzi di natale? Impigrito dal freddo che non ti fa venire voglia di andare in palestra? Forse la soluzione è a portata di tavola e si chiama dieta mediterranea.

In inverno, sia per le feste natalizie, sia per il clima poco invitante, l’attività fisica può essere ridotta o in alcuni casi totalmente assente. A questo si aggiunge una dieta che in molti casi è sbilanciata verso alimenti ipercalorici e ricchi di grassi saturi.

Per questi motivi sarebbe utile ricorrere a una dieta più equilibrata e sana. Il tutto deve essere effettuato dopo esami del sangue o dopo aver consultato un medico.

Presso il nostro centro medico potrete effettuare un check up completo, consultando a questa pagina i vari esami disponibili, o anche solo esami del sangue utili a scoprire il vostro stato di salute.

Una soluzione adatta a fronteggiare questa situazione è sicuramente scegliere di adottare una delle diete più consigliate dai nutrizionisti, la dieta mediterranea.

Quest’ultima declinata secondo i bisogni individuali derivati dagli esami medici, è eccellente per tornare in forma e vivere meglio.

La dieta mediterranea: storia e benefici

Ma in cosa consiste la dieta mediterranea? Se ne parla spesso ma vale la pena ripercorrerne brevemente la storia ed esplicitarne principi e piatti tipici.

Le radici della dieta mediterranea affondano nelle tradizioni alimentari secolari delle popolazioni che vivevano nelle regioni del Mediterraneo già molti anni fa.

Studi archeologici e antropologici hanno evidenziato le pratiche alimentari delle civiltà antiche di questa area geografica, dimostrando che la loro dieta si basava su cibi freschi e naturali, spesso coltivati localmente, con una significativa presenza di alimenti vegetali e pesce come fonti principali di proteine.

Le pratiche alimentari tradizionali di questi paesi si sono sviluppate nel corso dei secoli, influenzate dalla disponibilità di cibo locale, dalle colture agricole e dalle tradizioni culturali. Le caratteristiche fondamentali della dieta mediterranea moderne, come l’abbondanza di frutta, verdura, cereali integrali, pesce, olio d’oliva e legumi, riflettono in larga misura le abitudini alimentari storiche di queste regioni.

Le popolazioni del Mediterraneo antico facevano affidamento su alimenti come l’olio d’oliva, il grano, le verdure, le erbe aromatiche, i legumi, i frutti di mare e le spezie. Anche se non esisteva un concetto formale di “dieta mediterranea” come lo intendiamo oggi, i principi di base di un’alimentazione sana e bilanciata erano già presenti nelle abitudini alimentari di queste popolazioni.

Le linee guida della dieta mediterranea

  1. Consumo di frutta e verdura: mangiare una varietà di frutta e verdura fresca ogni giorno per ottenere un’ampia gamma di nutrienti e antiossidanti.
  2. Grassi sani: utilizzare olio d’oliva extra vergine come principale fonte di grassi, limitando al contempo il consumo di grassi saturi e trans.
  3. Cereali integrali: preferire i cereali integrali rispetto ai cereali raffinati per ottenere più fibre, vitamine e minerali.
  4. Proteine magre: includere fonti di proteine magre come pesce, pollame, legumi e frutta secca. Limitare il consumo di carne rossa e processata.
  5. Latticini: consumare latticini, preferibilmente formaggi e yogurt, con moderazione. Optare per opzioni a basso contenuto di grassi.
  6. Pesce: consumare pesce almeno due volte a settimana, preferendo varietà ricche di acidi grassi omega-3 come salmone, sgombro e tonno.
  7. Acqua come bevanda principale: bere acqua come bevanda principale e limitare il consumo di bevande zuccherate e gassate.
  8. Spezie e erbe aromatiche: utilizzare spezie e erbe aromatiche per condire i cibi al posto del sale per ridurre l’assunzione di sodio.
  9. Attività fisica regolare: associare la dieta a uno stile di vita attivo per ottenere benefici complessivi per la salute.

È importante notare che la dieta mediterranea è più di uno schema nutrizionale; è uno stile di vita che promuove l’equilibrio, la socializzazione e il piacere del cibo. Adattare la dieta mediterranea può contribuire a una migliore salute cardiovascolare, riduzione del rischio di malattie croniche e promozione del benessere generale.

Studi scientifici sulla dieta mediterranea

Tra la letteratura scientifica esistente, è interessante citare il “Seven Countries Study” (Studio dei Sette Paesi), studio epidemiologico condotto da Ancel Keys, un biologo e fisiologo statunitense, che è stato uno dei primi a esplorare le relazioni tra dieta, stile di vita e malattie cardiovascolari. L’indagine è stata avviata negli anni ’50 e ha coinvolto sette paesi situati intorno al Mediterraneo e in altri luoghi. L’obiettivo principale dello studio era esaminare le correlazioni tra le abitudini alimentari locali, i livelli di colesterolo nel sangue e le malattie cardiache.

I sette paesi coinvolti nello studio erano Stati Uniti, Finlandia, Giappone, Olanda, Jugoslavia, Italia e Grecia. Keys e il suo team hanno raccolto dati su dieta, abitudini alimentari, fattori di rischio cardiovascolare e incidenza di malattie cardiache in queste popolazioni.

Lo studio ha evidenziato una forte correlazione tra l’alto consumo di grassi saturi e il livello di colesterolo nel sangue con l’incidenza di malattie cardiache.

Tra le principali conclusioni dello studio dei Sette Paesi:

  1. Dieta mediterranea: le popolazioni dei paesi del Mediterraneo (Italia e Grecia) hanno mostrato una minore incidenza di malattie cardiache in confronto a paesi come gli Stati Uniti e la Finlandia. Questo risultato è stato associato a una dieta che includeva una maggiore quantità di grassi insaturi, come quelli presenti nell’olio d’oliva e nei pesci ricchi di acidi grassi omega-3.
  2. Ruolo dei grassi saturi: lo studio ha evidenziato una correlazione tra l’assunzione elevata di grassi saturi e l’incremento del livello di colesterolo nel sangue, che a sua volta è stato collegato all’aumento delle malattie cardiache.
  3. Fattori di rischio cardiovascolare: il Seven Countries Study ha contribuito a sottolineare l’importanza di fattori come dieta, livelli di attività fisica e altri comportamenti nello sviluppo delle malattie cardiovascolari.

Esami e controlli medici prima di mettersi a dieta

Per tenere sotto controllo la salute generale che ovviamente, dipende in gran parte dalla dieta e dallo stile di vita, è consigliabile effettuare regolarmente alcuni esami medici. Potete verificare tutti gli esami che effettuiamo a questa pagina.

Di seguito sono elencati alcuni degli esami medici comuni che possono essere considerati:

1. Esami del sangue di routine:

– Emocromo completo (CBC): Misura i livelli di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine nel sangue.

– Profilo lipidico: Valuta i livelli di colesterolo totale, HDL (colesterolo “buono”), LDL (colesterolo    “cattivo”)   e trigliceridi.

– Glicemia a digiuno: Misura i livelli di zucchero nel sangue dopo un periodo di digiuno.

– Esami delle funzioni epatiche e renali: Verificano il corretto funzionamento di fegato e reni.

2. Misurazione della pressione arteriosa: controllare la pressione arteriosa regolarmente per valutare il rischio di malattie cardiovascolari.

3. Misurazione dell’indice di massa corporea (BMI): calcola il rapporto tra peso e altezza per valutare il peso corporeo.

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