Cataratta: cos’è, come intervenire e come prevenirla

Ago 16, 2024News

Con l’avanzare dell’età sono sempre più numerosi i disturbi del nostro organismo.

Talvolta bastano controlli periodici o interventi poco invasivi per prevenire o far fronte a queste problematiche inevitabili. Una di queste è la cataratta cioè un’opacizzazione del cristallino. Essa tende a manifestarsi dopo i 60 anni, ma può colpire anche i giovani.

Cataratta, cos’è?

La cataratta consiste nell’offuscamento della lente che mette a fuoco le immagini sulla retina localizzata dietro all’iride del nostro occhio. La qualità dell’immagine risulta peggiore e si va incontro a un progressiva perdita della vista.

Quando questa patologia è ricollegata all’avanzare dell’età, viene definita ‘”senile’’. In alcuni casi anche i giovani presentano il disturbo.

 

Quali sono le cause della cataratta?

Nel caso della cataratta senile, l’aggregazione e l’ossidazione delle proteine del cristallino, porta all’offuscamento della vista ed è questo il motivo principale della nascita della malattia. Altre cause da tenere in considerazione sono legate ad abitudini poco salutari quali l’assunzione di alcool e il fumo, l’esposizione prolungata ai raggi x e alla luce solare diretta, o l’uso di alcuni farmaci, eventi traumatici, malattie oculari infettive, malnutrizione. Per questi motivi è possibile riscontrare la cataratta anche in soggetti di giovane età.

 

Come si manifesta la cataratta?

Il sintomo più evidente di questa condizione è l’annebbiamento progressivo, ma ci sono anche altri campanelli d’allarme da tenere in considerazione:

– riverbero attorno alle luci

– percezione dei colori più caldi e meno intensi

– difficoltà a distinguere colori scuri (come il blu dal nero)

– difficoltà a distinguere i caratteri nella lettura (perdita della percezione del contrasto tra le lettere più chiare e quelle più scure)

 

Diagnosi

Diagnosticare il prima possibile la cataratta, è importante per limitare gli spiacevoli effetti che si ripercuotono sui nostri sensi.

Una visita annuale dal dottore oculista è consigliabile a tutte le età.

Attraverso esami specifici è possibile diagnosticare il disturbo.

Le indagini per un primo riscontro sono:

  • L’esame biomicroscopico completo con lampada a fessura
  • L’esame completo della refrazione e dell’acutezza visiva

La rimozione della cataratta viene consigliata solitamente quando , a causa di questa, il paziente ha un calo della vista tale da renderlo insicuro o impossibilitato a svolgere attività quotidiane come ad esempio guidare un veicolo.

Nei casi più gravi, la cataratta può causare l’infiammazione dell’occhio o il glaucoma, e spesso ciò spinge gli specialisti a operare.

In previsione di un intervento sono necessari esami più approfonditi:

  • La Biomicroscopia dell’endotelio corneale valuta invece le condizioni della cornea
  • per una corretta valutazione delle lenti da inserire al posto del cristallino opacizzato occorrà l’Ecobiometria
  • L’Ecografia bulbare studia la morfologia della retina e della cavità interna dell’occhio. Si applica principalmente nei casi in cui la cataratta è talmente grave da non permettere l’esplorazione profonda delle strutture con altri strumenti
  • Fluorangiografia
  • Tomografia OCT
  • Per determinare lo spessore e la forma della cornea ci si avvale invece della tomografia e tomografia corneale
  • Campimetria computerizzata e pachimetria corneale
  • Valutazione della motilità con visita ortottica

L’intervento

L’intervento chirurgico è l’unica soluzione definitiva al problema.

Durante tale procedimento viene asportata la parte opacizzata del cristallino e viene inserita una lente sostitutiva plastica (cristallino artificiale).

Essendo un intervento molto comune, gli esperti hanno sviluppato negli anni, tecniche sempre più sofisticate per ottenere risultati sempre migliori.

In passato il cristallino veniva diviso e i resti fluidificati tramite ultrasuoni per essere rimossi.

Oggi, grazie ai laser a femtosecondi, il materiale residuo viene aspirato. E’ un sistema rapido ed indolore.

I raggi emessi dallo strumento creano una fessura nella capsula contenente il cristallino. I residui del cristallino vengono aspirati.

L’ obiettivo è non danneggiare la capsula che dovrà ospitare il cristallino artificiale consentendo in pochi giorni un recupero notevole della vista.

Come prevenire la cataratta

L’invecchiamento è inevitabile per l’essere vivente, ma un corretto stile di vita e qualche accorgimento sono fondamentali per limitare i rischi che esso comporta.

Per prevenire la cataratta sono decisivi il consumo regolare di frutta e verdura (alimenti antiossidanti), l’uso di occhiali da sole per esporsi ai raggi UV, il monitoraggio dei livelli di zuccheri nel sangue e l’astensione dal fumo e alcool eccessivo.

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